Distanza di sicurezza: regole, calcoli e consigli per l’esame di teoria


Definizione

La distanza di sicurezza è lo spazio che deve separare il tuo veicolo da quello che ti precede, in modo da poter frenare o rallentare in tempo per evitare una collisione, anche in caso di imprevisti.


Fattori che influenzano la distanza

  • Velocità: maggiore è la velocità, maggiore deve essere la distanza.

  • Prontezza di reazione: il tempo medio di reazione di un conducente è circa 1 secondo.

  • Condizioni della strada: pioggia, ghiaccio, sabbia o fango richiedono maggiore distanza.

  • Condizioni del veicolo: freni, pneumatici e sospensioni efficienti riducono lo spazio di arresto.

  • Visibilità: in caso di nebbia o buio, aumentare la distanza.


Regola di calcolo pratica

  • In buone condizioni: almeno 1 metro ogni 10 km/h di velocità.

    • Esempio: a 50 km/h → minimo 5 metri.

  • Metodo alternativo: la regola dei 2 secondi → mantenere almeno due secondi di distanza dal veicolo davanti.

    • Con strada bagnata: raddoppiare a 4 secondi.


Distanza di sicurezza e spazio di arresto

Lo spazio di arresto = spazio di reazione + spazio di frenata.

  • Spazio di reazione: percorso durante il tempo che il conducente impiega per iniziare a frenare.

  • Spazio di frenata: distanza percorsa dal momento in cui si frena a quando il veicolo si ferma.

📌 Se la distanza di sicurezza è insufficiente, non c’è il tempo fisico per evitare l’urto.


Norme del Codice della Strada

  • Il conducente deve sempre regolare la distanza in base a velocità, carico e condizioni della strada.

  • In caso di tamponamento, si presume che il veicolo che segue non abbia mantenuto la distanza di sicurezza (responsabilità presunta).


💡 Per l’esame:

  • In galleria e nei tratti con segnaletica specifica, il CdS può imporre distanze minime obbligatorie.

  • Aumentare la distanza anche quando si segue un veicolo pesante che riduce la visuale.

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